Poema anonimo databile tra il 1280 e il 1290. È la prima composizione in
endecasillabi sciolti di cui si abbia notizia. Alcuni studiosi hanno attribuito
l'opera a Brunetto Latini; tuttavia, la frequenza di elementi linguistici
toscano-occidentali (lucchesi) rende l'ipotesi poco attendibile. Si tratta di
una raccolta di metafore e similitudini, caratteristiche della retorica amorosa.
Nel poema viene stabilita una fondamentale identità tra
'mare,
cioè amare e
mare; sono numerose le metafore zoologiche, che si
ricollegano a una tradizione che ha come principali esponenti il provenzale
Rigaut de Barbezieux, il francese Richart de Fournival in Francia, gli italiani
Guido delle Colonne, Stefano Protonotaro, Carnino Ghiberti.